Storie di nasi rossi Si fa presto a dire che gli effetti dell'alcool sono deleteri. Certamente in gran parte
è vero, bisogna però fare una doverosa distinzione. Una cosa è bere liquori,grappe o acquaviti, una cosa è bere del buon vino. I liquori sono un rifugio dalla solitudine, dalla tristezza, dalla noia, il vino, al contrario, è gioia e allegria. Dove c'è vino c'è festa. D'altronde nostro Signore per portare allegria alla nozze di Cana non si diede forse da fare per trasformare l'acqua in vino? Vedete forse nei tre nasi rossi di Kierkié lo sguardo truce dell'assassino in preda ai fumi
dell'alcool? No. Si tratta di tre bontemponi con gli occhi chiusi e sognanti ogni bene che stringono con decisione ed affetto il loro fiasco di vino mentre la leggerezza del nettare che hanno bevuto li innalza al cielo in un vortice di coriandoli e di stelle filanti. Ecco questi sono per me i tre nasi rossi di Ronciglione e bene ha fatto Kierkiè ad immortalarli così.
Ravenna, 18 luglio 2007 Gianfranco Casadio www.cinefranco.it |